L’umanità ha imparato a costruire ripari efficienti per proteggersi dalle intemperie. La popolosità crescente ha reso necessaria l’ottimizzazione degli spazi a disposizione per la costruzione di case e appartamenti, portando alla realizzazione di edifici più o meno alti e caratterizzati da superfici verticali e orizzontali. Tali superfici, sottoposte agli agenti atmosferici sono soggette a deterioramento nel tempo e richiedono periodica manutenzione. Inoltre le proprietà fisiche dei materiali che le compongono (cemento, asfalto, metallo) contribuiscono all’insediarsi di condizioni termiche peculiari che sono assimilabili a quelle delle zone desertiche: elevato riscaldamento durante le ore di insolazione, rapido raffreddamento dopo il tramonto, scarsa capacità di trattenere l’acqua piovana. Gli onerosi sistemi di riscaldamento e raffreddamento installati in molte abitazioni ne sono la prova.
Restituire al verde queste superfici è un lavoro possibile grazie all’installazione di supporti tecnologici che permettono ad alcune piante di crescere in condizioni estreme come quelle che si trovano in corrispondenza di una parete verticale. I benefici che questi sistemi apportano agli involucri edilizi sono del tutto assimilabili a quelli delle pareti ventilate (per esempio protezione dagli agenti atmosferici e minore assorbimento di calore), oltre al miglioramento estetico che può contribuire ad innalzare il benessere della popolazione che viene a contatto con l’opera a verde in questione.